Menzioniamo alcuni cenni
geografici e storici della cittadina.
Varese Ligure è il comune più
settentrionale della provincia della Spezia,confinante sia con la
provincia di Genova che con la provincia di Parma, situato in alta alta
val di Vara alla confluenza del torrente Crovana nel fiume Vara.
La nascita del borgo trae la sua origine dalla posizione strategica posta
all'incrocio delle strade transappenniniche dirette verso Parma e Tortona
Le vie che partono da Sestri Levante e Luni a Varese trovavano infatti
facile accesso alla pianura padana, con la conseguente creazione di un
mercato di scambio.
Nella zona dell'attuale Varese doveva esistere un insediamento di epoca
bizzantina, i cui resti sono stati rilevati sotto il castello. Ad
avvalorare tale ipotesi sono alcuni toponimi di derivazione greca come il Monte
dei Greci (antico nome del Monte di Cento Croci), la località
Baselica (che potrebbe indicare una selva imperiale o una strada) ed il
quartiere di Grecino.
Della presenza longobarda e dei monaci di San Colombano di Bobbio rimane
anche traccia nella dedicazione delle chiese di Porciorasco e Ossegna
(quest'ultima compresa nel comune di Maissana)
a San Michele
Arcangelo, al quale erano dedicati anche l'ospedale e la cappella
di Cento Croci.
Nell'alta val di
Vara, pressoché disabitata, esisteva un'entità ecclesiastica
importante,
la Pieve
de Varia che aveva sotto la propria giurisdizione numerose terre:
nel 1031
comprendeva, tra le altre, Cassego, Chinela, Trenzanasca, Scioverana,
Zanega.
La presenza dei conti di Lavagna
nel territorio è datato all'inizio dell'XI
secolo quando, nel 1161,
ottennero l'investitura dall'imperatore Federico
I. Alla fine del XII
secolo, i rami dei conti, Fieschi
e Pinelli,
si stabilirono nell'attuale Cassego e di lì iniziarono a disboscare, a
costruire edifici in legno, a seminare, ad avviare l'agricoltura
e l'allevamento.
Quasi subito iniziò la lunga stagione dei conflitti tra le due famiglie,
fin quando i Fieschi scacciarono i Pinelli da Cassego e li costrinsero a
rifugiarsi nella vicina località Carbello, dove costruirono una torre
detta appunto Torre dei Pinelli. Con un successivo patto le due casate si
spartirono il territorio: quello a ponente della Torre spettava ai
Fieschi, quello di levante ai Pinelli, mentre i terreni oltre il fiume
Scagliana rimanevano di proprietà comune.
La loro superiorità numerica portò i Fieschi a conquistare la
supremazia nell'alta val di Vara entro la fine del XIII
secolo. Avuta dunque la meglio, essi decisero di consolidare la
propria presenza sul territorio fondando un borgo che potesse diventare il
fulcro della vita dell'intera zona; si stilò quindi un progetto
d'insediamento, che prevedeva case murate e tutte uguali tra loro.
Determinante nella scelta del sito fu la variazione di percorso della
strada diretta dal parmense al mare,
che non seguiva più come un tempo la mezza costa, ma il corso del fiume Vara.
Attraverso varie vicende storiche, i Fieschi tennero il feudo
fino al 1386,
anno in cui il doge
genovese Antoniotto
I Adorno lo acquistò dal conte Carlo. Presto la famiglia ne tornò
in possesso, ma nel XV
secolo il suo dominio venne insidiato per ben due volte e nel 1435
Nicolò
Piccinino, alla guida di una spedizione ordinata da Filippo
Maria Visconti contro i Fieschi, arrivò da Borgotaro,
si impossessò di Varese del castello
di Monte Tanano e distrusse il Castellazzo di Montevecchio.
Nel 1472
Varese passava sotto la dominazione dei Landi,
feudatari dell'alta val
di Taro, a seguito del matrimonio del signore di Compiano,
Manfredo, con Antonia Maria Fieschi. Sarà Gian Luigi Fieschi "il
Vecchio", nel 1478,
a riconquistare il feudo alla famiglia, che lo reggerà fino al 1547
quando, in seguito alla fallita congiura
del nipote Gian Luigi contro Andrea
Doria, il potere della casata crollerà e i suoi domini saranno
incamerati dalla Repubblica
di Genova seguendone le sorti e divenendone un'importante punto
strategico genovese nelle terre spezzine con la creazione dell'omonima podesteria.
Nel 1797
con la dominazione francese di Napoleone
Bonaparte rientrerà dal 2
dicembre nel Dipartimento
del Vara, con capoluogo Levanto,
all'interno della Repubblica
Ligure annessa al Primo
Impero francese. Dal 28
aprile del 1798
con i nuovi ordinamenti francesi, Varese rientrerà nel IV Cantone, come
capoluogo, della Giurisdizione del Gromolo e del Vara e dal 1803
centro principale del VI Cantone dell'Alta Vara nella Giurisdizione dell'Entella.
Dal 13 giugno
1805 al 1814
verrà inserito nel Dipartimento
degli Appennini.
Nel 1815
venne inglobato nel Regno
di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso
di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno
d'Italia dal 1861.
Dal 1859
al 1926
il territorio fu compreso nel VII° mandamento di Varese del circondario
di Chiavari della provincia
di Genova; il mandamento, con l'istituzione nel 1923
della provincia
della Spezia, verrà inglobato in quest'ultima amministrazione
provinciale. |