PIETRO BIANCHI CRITICO CINEMATOGRAFICO

Sin da quando, al tempo della nostra confusa giovinezza, ci
attaccammo al cinematografo, che fu il dono più lieto che il mondo
ci potesse offrire, avemmo ben chiari in testa alcuni punti, che per
il seguito vennero chiarificati, sottolineati, discussi, ma che
nella loro intima essenza, restarono dei punti fermi: il cinema era
libertà, era cultura, il cinema era un fatto importante.

Nato a Fontanelle di Parma il 24 giugno 1909 e spentosi nel suo castello di Baiso il 2 settembre 1976, Pietro Bianchi fu critico letterario e cinematografico di straordinaria, limpida acutezza, collaboratore di giornali e riviste, autore di libri e monografie, titolare, dalla fondazione, della rubrica di critica cinematografica de "Il Giorno" e poi curatore della pagina culturale del quotidiano milanese.
Raffinato intellettuale, appassionato di cinema, letteratura, arte, e di ogni manifestazione dell’attività creatrice, Bianchi seppe fondere, nei suoi testi, suggestioni, interessi e illuminazioni derivanti dalle varie discipline artistiche che egli amorosamente osservava e indagava. 
A vent’anni dalla sua scomparsa, se si eccettua il Premio "Pietro Bianchi", che il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici promuove alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, sembra che sulla figura di Bianchi siano scesi oscuramento e oblio. Pietro Bianchi è stato tra i più grandi critici cinematografici italiani, ha svolto per quarant’anni l’attività di giornalista cinematografico collaborando alle pagine culturali di diverse testate, ha inoltre pubblicato libri e monografie, elaborando una teoria critica che si basava sull’interdisciplinarietà.
Pietro lavorò ai suoi inizi nella redazione della pagina culturale della Gazzetta di Parma, di cui era capo redattore Cesare Zavattini,insieme ad un gruppo di giovani intellettuali tra cui Ugo Betti, Gino Saviotti, Alessandro Minardi, Giovannino Guareschi e Bertolucci. Iinsieme a quest’ultimo convertì Zavattini, futuro padre del neorealismo italiano, al cinema.
In occasione della " Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica " di Venezia, il Sindacato dei Giornalisti Cinematografici consegna un premio a suo nome a un personaggio del mondo del cinema il premio fu istituito nel 1978 ed assegnatoper la prima volta a Mario Soldati recentemente assegnato anche a Shopia Loren. Italo Calvino affermava, in una sua famosa prefazione: "Per i critici di quel tempo seguivo Volpone, che era poi Pietro Bianchi, che per primo gettava un ponte tra cinema e letteratura".
A Sissa (PR) un paese vicino a Fontanelle da alcuni anni è istituito il "Premio giornalistico nazionale Pietro Bianchi", Su idea della scrittrice e pittrice Silvia Ragazzini Martinelli, Presidente del comitato promotore,che per l'edizione 1999/2000 ha avuto il patrocinio di: Regione Emilia Romagna Provincia di Parma Comune di Sissa -Assessorato alla cultura, Del "Circolo Ricreativo Culturale Sissese, SEGEA - Gazzetta di Parma Unione Industriali Parmensi, Cassa di Risparmio di Parma & Piacenza, Ordine dei Giornalisti dell'Emilia Romagna